CAPPERI SOTTO SALE 

   

Come ho più volte detto abito a Gargnano un paese sulle rive del Lago di Garda, oltre alla produzione del famoso Olio extravergine e limoni, abbiamo molte piante di capperi, alcune delucidazioni su questa stupenda pianta che produce questi piccoli frutti che danno un aroma particolare  a molte preparazioni culinarie non famosi come quelli di Pantelleria ma altrettanto buoni

Capparis Spinosa (nome scientifico) 

Il cappero è un piccolo arbusto ramificato a portamento prostrato – ricadente, della pianta si consumano i boccioli detti appunto capperi, anche i frutti (cucunci) , entrambi si conservano sotto sale, sott’olio e aceto, ultimamente si conservano anche le foglie

Crescono in maniera spontanea nei muri in pietra formando grandi radici e una folta vegetazione, nel mio giardino sono nati spontaneamente, si possono vedere anche attraversando i paesi, spuntare dai muri in pietra, nel mese di maggio dalle radici spuntano le prime foglie, la raccolta inizia a giugno fino a settembre

  Diventando sempre più folte con lunghi rami forniti di piccole spine

   

 Quando il cappero non viene raccolto spuntano fiori bellissimi 

La raccolta è lunga e ci vuole molta pazienza, si raccolgono uno ad uno facendo attenzione a non pungersi  

 Quando ne ho raccolto una certa quantità, per la verità una volta era il mio papà e la mia mamma che tutte le sere al calare del sole andavano in giardino a raccoglierli, adesso il compito è passato a mio marito che tutte le sere ne raccoglie una piccola quantità, per evitare che diventino troppo grandi, quando sono piccoli sono più sodi e molto più buoni. Dopo averli pesati li verso in una ciotola e aggiungo il sale grosso  

13 gr di sale grosso per 100 gr di capperi (questa è la mia ricetta) 

Si lasciano per alcuni giorni rigirandoli spesso finchè sono asciutti e non rilasciano più acqua, a questo punto li conservo in un vaso di vetro chiuso ermeticamente, si conservano anche per due anni

  Preparo poi una marinata di olio e aceto e li conservo in vasetti, la ricetta sul blog:       “CAPPERI SOTT’OLIO”

  

  

 

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