La preparazione si svolge in due fasi, perché é un impasto a lunga lievitazione, non serve l’impastatrice ma i passaggi sono semplici ci vuole solo un po’ di pazienza
INGREDIENTI PER 3 BAGUETTE
380 gr di farina 0
1oo gr di farina integrale (io ho utilizzato le farine Petra)
350 gr di acqua
6 gr di lievito di birra fresco o 2 gr secco liofilizzato
6/8 gr di sale
Sciolgo il lievito in acqua a temperatura ambiente
In una ciotola miscelo le due farine e ne tengo da parte una ciotolina, aggiungo il lievito sciolto
Mescolo con un mestolo poi aggiungo il sale e lavoro un paio di minuti
Risulterá un impasto piuttosto appiccicoso, infarino il piano di lavoro
Verso l’impasto e lo lavoro energicamente girandolo e aggiungendo il resto della farina
Piegandolo più volte lo lavoro per circa 5 minuti, poi formo una palla
La metto In una ciotola infarinata e copro con la pellicola o un coperchio e la lascio lievitare per 2 ore nel forno spento con la luce accesa
Dopo 2 ore tolgo l’impasto dal forno e lo trasferisco in frigorifero per una notte ma potete lasciarlo anche fino a una settimana, il pane risulterà ancora più profumato
Dopo 20 ore l’impasto puó essere utilizzato, si saranno formate tante bollicine
Con una spatola rovescio l’impasto sul piano di lavoro infarinato
Lo appiattisco con le mani infarinate e formo un rettangolo
Con una spatola lo suddivido in 3 parti uguali
Prendo un pezzo e lo appiattisco formando un rettangolo
Porto l’altra estremità in avanti chiudendo bene
Porto la chiusura sotto a contatto con il piano di lavoro e arrotolo leggermente
Trasferisco i filoncini nell’apposito stampo per filoni o sulla placca ricoperta di carta forno ben distanziati, copro con un canovaccio e lascio riposare per 60/90 minuti lontano da spifferi
Trascorso il tempo i filoni saranno ancora lievitati, intanto ho portato il forno in modalità pane a 220 gradi, con una lametta pratico delle incisioni sui filoni affondando circa 1 cm
Spruzzo tutta la superficie con acqua tiepida
Inforno a 220 gradi per circa 30 minuti devono risultare ben dorati, ho preso spunto da una ricetta di “Viva la focaccia” modificando i tipi di farina